12 Accessori base del cucito

Accessori base del cucito
Scopri quali sono gli accessori base del cucito da avere nella propria trousse e segui gli utili suggerimenti per l'acquisto della prima macchina da cucire

Volete cominciare a cucire, magari iscrivervi ad un corso, ma non avete idea di quali siano gli accessori base del cucito, senza riempirvi la trousse di cose affascinanti e utili, ma di cui in effetti, per il momento, potreste tranquillamente fare a meno?

Ecco gli accessori essenziali del cucito, i must have, ciò che dovrete avere sempre a portata di mano

 

AGHI A MANO

Ho scritto un articolo molto dettagliato sugli aghi, se ti interessa l’argomento leggi qui

Ma tu, nella tua trousse, che aghi devi avere?

Prendi un set misto di aghi sharp, (sharp è il nome dell’ago, non la marca) sono gli aghi universali quindi per iniziare vanno bene, avrai tempo in seguito di acquistare aghi più specifici a seconda dell’uso che ne farai.  Hanno una misurazione che va da 1 a 12 dove più alto è il numero più è sottile l’ago ( con tessuti delicati serve un ago più sottile, con tessuti spessi un ago più grosso).

Poi, io personalmente tengo anche almeno un ago Milliners, sono gli aghi lunghi, perfetti per imbastire, diciamo che puoi farne a meno, ma è molto comodo.

Ricordati, quando termini di usare l’ago non lo incastrare nel rocchetto di filo, finirai altrimenti per storcerlo rendendolo inutilizzabile ( si, l’ho fatto una marea di volte, per questo te lo dico!).

Puoi riporlo nella sua scatolina, in un porta aghi, oppure se non hai niente di tutto ciò, ritaglia un quadratino di stoffa e puntalo lì.

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SPILLI

Anche di spilli ce n’è una grande varietà.

Per iniziare però, prendi i classici spilli in acciaio. Sono pratici, non ti danno problemi se devi stirarci sopra, sono resistenti e non si piegano facilmente. Ogni sarta ha scorte abbondanti di questi spilli! L’unico difetto che hanno è che usati per il patchwork o con tessuti spessi, tendono ad essere un po’ invisibili e corti, in quel caso dovrai munirti degli spilli appositi, ma per il momento, i classici spilli AIDA che trovi in ogni merceria vanno benissimo!

FORBICI

Le forbici sono lo strumento fondamentale di ogni sarta e vanno scelte con cura.

Ma andiamo per ordine, innanzitutto devi sapere che nella tua trousse avrai bisogno di almeno 3 forbici diverse.

Una piccolina (tipo quelle da ricamo) per tagliare i fili e fare lavori che richiedono precisione.

Una per tagliare la carta

Una per tagliare la stoffa

Perché?

Perché se usi la stessa forbice per tagliare sia la stoffa che la carta, alla lunga perderà il filo e non sarà più in grado di tagliare la stoffa, farà fatica, tirerà il tessuto e rovinerà inevitabilmente il tuo lavoro.

Quindi ricorda: Forbici diverse per materiali diversi!

Per tagliare la carta puoi usare una qualunque forbice che trovi in cartoleria.

Le forbici piccoline le trovi in qualunque merceria, se preferisci esistono anche i rasafili, ma lì va a gusti, io mi trovo meglio con le forbicine.

Per la forbice da stoffa, il mio consiglio spassionato è: prendi una forbice con una bella lama.

Si, costa di più, ma ti durerà a lungo e taglierà la stoffa in modo netto e pulito rendendo il tuo lavoro più semplice.

Per iniziare prendi una lama da 21 cm., lo so, nell’immaginario collettivo la vera forbice da sarto è quella più grande, ma tu sei agli inizi e non hai ancora dimestichezza con questo attrezzo, avrai tempo in seguito di ampliare la tua collezione! Inoltre la forbice grande è adatta a materiale pesanti, come lana cotta, panno di lana, tessuti per cappotti, feltro e tu all’inizio userai soprattutto molto cotone!

Quindi, se posso darti un consiglio, indirizzati verso le marche più note di forbici da sarto, come Kai, o Fiskars. Se hai guardato un po’ di tutorial di cucito su youtube le hai sicuramente già viste, hanno l’impugnatura nera o arancione e la caratteristica forma curva.

Esistono anche con l’impugnatura per mancini, quindi, prima di acquistarle, assicurati che siano quelle adatte a te!

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FILO

 

Prendi 2 rocchetti di filo, uno bianco e uno nero.

Il bianco e il nero bastano per iniziare! Non serve fare la scorta di tanti colori, ad ogni progetto che inizierai cercherai il filo adatto della sfumatura giusta, altrimenti ti troveresti ad avere fili di un colore che magari non userai mai.

Acquista sempre fili di buona qualità, io ti consiglio la marca Guttermann, è la migliore.

Ti renderai conto cucendo che infilare la macchina con un filo scadente ti crea solo problemi (filo che si spezza, si aggroviglia, etc.etc.)

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FILO DA IMBASTIRE

Si, è necessario. Io per prima quando posso non imbastisco e uso gli spilli, ma in certe situazioni non se ne può fare a meno!

Se riesci prendilo colorato, altrimenti sul bianco si noterebbe poco.

GESSO O MARCATORI

C’è davvero una vasta scelta quando si parla di marcatori per tessuti.

Possiamo dividerli in 4 grandi categorie:

  • I gessi
  • Le penne che si cancellano con l’acqua
  • Le penne evanescenti
  • le penne cancellabili col calore

Scegli lo strumento che più ti si addice, sono tutti validi, è solo questione di preferenze.

I Gessi

Sono sicuramente lo strumento più conosciuto e utilizzato, quello che avevano le nostre mamme o nonne, i classici gessi triangolari o a forma di saponetta, bianchi per i tessuti scuri e colorati per i tessuti chiari. L’unico problema che hanno è il fatto di avere un tratto spesso e poco preciso.

Per sopperire a questo difetto esistono ora delle matite a scatto con mine di gesso. Si possono prendere le ricariche di vari colori. Io amo molto questa soluzione, perché il tratto è sottile e preciso, come quello di una normale matita. L’unico difetto è che su tessuti spessi non si riesce a utilizzare perché il tratto troppo sottile risulta invisibile, ma sugli altri tessuti è fantastica!

In commercio si trovano anche matite a scatto con la punta spessa, ma, per quanto comode, a queste preferisco il normale gesso triangolare, perché il tratto, dopo un breve utilizzo, risulta subito troppo grosso e impreciso e si finisce per perdere moltissimo tempo a fare  continuamente la punta! Detto questo io uso questa matita a punta grossa più che altro per segnare l’orlo ai pantaloni.

Esiste anche il gesso a rullo, che si carica con la polvere di gesso. L’ho provato, ma personalmente non riesco ad usarlo, la polvere sbava e lascia linee imprecise e poco durature. Non so, ho letto tante recensioni entusiastiche, quindi magari non l’ho usato correttamente, però, di cuore, non te lo consiglio.

 

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Penne che si cancellano con l’acqua

Le penne idrosolubili, sono pennarelli appositi il cui tratto a contatto con l’acqua sparisce senza lasciare aloni, l’unica accortezza che bisogna avere è di non utilizzarle in quei progetti che non possono essere bagnati! Vi dirò, io non le usavo molto, preferivo altre soluzioni, poi però mi hanno regalato la penna idrosolubile della prym con apposito cancellino (una penna contenitore da riempire con l’acqua) e mi sono ricreduta. Si perché se si sbaglia a tracciare una linea (a me succede spesso!) il cancellino permette di correggere l’errore in modo preciso e rapido senza lasciare sul progetto più linee che finirebbero per confonderci!  Se voi avete esperienza di queste penne, raccontatelo nei commenti!

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Penne evanescenti

 

L’inchiostro di queste penne evanescenti sbiadisce col passare del tempo a contatto con l’aria. Sono utili se si prevede di terminare il progetto in tempi brevi. Al contrario se si pensa di iniziarlo e poi riprenderlo a distanza di tempo, evitate queste penne, rischiereste di perdere i vostri punti di riferimento e dover ricominciare!

Bisogna ricordarsi di non stirare il suo tratto che su alcuni tessuti potrebbe imprimersi.

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  • La durata del processo dipende dal tipo di tessuto
  • Perfetto per scrivere lettere minuscole

Penne cancellabili col calore

 

Sono le penne il cui tratto si cancella col ferro da stiro.

Al di là di quelle apposite create per i tessuti, ne esiste una che, se avete figli in età scolare, avrete sicuramente in casa, la Frixion. Ovviamente non va usata sui tessuti che non possono essere stirati, per il resto che dire, è fantastica! Io la uso soprattutto per tracciare linee di riferimento per cucire dritto: il tratto è ben visibile e sottile cosa che permette di essere molto precisi! L’unico problema che ha è che dovete assolutamente ricordarvi di non passare il ferro sui tratti prima di aver terminato il progetto, altrimenti vi ritrovereste senza nessun punto di riferimento! 

Comunque Il consiglio che vi do è: prima di usarla sul vostro progetto, provatela sempre su dei ritagli di stoffa, perché può succedere che su alcuni tessuti più delicati, quando passate il ferro rimanga un alone, quindi, non rischiate e fate sempre delle prove!

 

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  • Cancellabili tramite frizione
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METRO

Il classico metro morbido da sarta non può certo mancare nella tua trousse.

L’unico consiglio che posso darti è quello di fare attenzione e sceglierlo con i numeri a lato che dimezzano le misure e i buchi rivettati in alto. Sono accorgimenti che servono quando si disegnano i cartamodelli, al momento non li userai, ma se comunque devi comprarlo, per 2 euro in più, tanto vale prendere subito quello professionale!

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RIGHELLO E SQUADRA

Al momento, per iniziare, vanno benissimo il metro e la squadra che usavi a scuola, o quelli dei tuoi figli, o quelli che trovi in cartoleria. Le squadre sartoriali sono fantastiche, ma giustamente costose, avrai tempo di acquistarle in seguito.

(DITALE)

Perché l’ho messo tra parentesi? Perchè in effetti devo ammettere che io non lo uso.

Mi sono abituata fin da subito a cucire senza, e tornare indietro è difficile. Però con alcuni tessuti spessi, o quando si hanno più strati di tessuto e l’ago fatica a scorrere, il ditale diventa fondamentale e allora lo vado a ripescare nell’angolo in cui lo avevo lasciato. Quindi, se imparate fin da subito a cucire col ditale buon per voi, se invece cucite senza, pazienza, però averlo a portata di mano a volte fa comodo. Poi adesso in commercio si trovano dei bei ditali colorati in gomma, che forse sono più pratici da utilizzare di quelli classici in metallo! Se voi li usate potete parlarne nei commenti, così ci date un vostro parere!

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SCUCITORE O TAGLIA ASOLE

 

SCUCITORE O TAGLIA ASOLE

Questo è uno di quegli oggetti che userete tanto, perché se fate riparazioni, c’è sempre qualcosa da scucire, se invece cucite capi nuovi, ogni tanto capita di sbagliare e dover scucire tutto!

La cosa bella è che, se avete la macchina da cucire, non dovete comprarlo, è in dotazione, abbiate solo l’accortezza di metterlo nella vostra trousse per averlo a portata di mano.

Per chi non avesse idea di cosa sto parlando, è questo

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FERRO DA STIRO

Io odio stirare. Dico sul serio, nella vita quotidiana se posso lo evito, ma nel cucito non si può davvero farne a meno. Come diceva la mia anziana insegnante, il ferro da stiro è il ruffiano della sarta! Si, perché ci aiuta moltissimo in ogni lavoro. Quindi rassegnatevi, vi tocca farvelo amico!

C’è di buono che quasi tutti abbiamo in casa un ferro da stiro, quindi una spesa in meno!

MACCHINA DA CUCIRE

Ecco, siamo arrivati alla vera grande spesa che dovrete affrontare per iniziare a cucire.

Non si può evitare, se c’è una cosa di cui proprio non potrete fare a meno è la macchina da cucire!

Però capisco che si possa essere titubanti, ci si pone tante domande, nascono una marea di dubbi, ci si chiede : “ E se dopo un mese mi accorgo che il cucito non fa per me?” “E se mi rendo conto che non ho tanto tempo da dedicare a questa passione e la macchina finisce per essere relegata in cantina?” …. la verità è che ci saranno sempre una serie infinita di “e se” ma l’unico modo per avere le vostre risposte è buttarsi!

Se può esservi utile vi racconto cosa ho fatto io.

In effetti la mia prima macchina da cucire l’ho avuta molto tempo dopo l’inizio del mio corso di cucito! Quando ho iniziato il corso non lavoravo da un po’ (se volete leggere la mia storia cliccate qui chi sono) quindi l’idea di spendere altri soldi di mio marito in una macchina da cucire che magari avrei usato pochissimo, non mi andava proprio a genio.

Così ho pensato a chi conoscevo in possesso di una macchina da cucire, ma che la usava pochissimo e ho proposto questo scambio: mi avrebbe prestato la macchina e io avrei fatto in cambio gratis tutte le riparazioni di cui avrebbe avuto bisogno.

Ora, non protestate subito dicendo: ma io non so fare le riparazioni, cambiare cerniere, stringere pantaloni!!

Neanch’io sapevo farle, non sapevo neanche da che parte iniziare, ma siamo onesti, se volete imparare a cucire ciò che farete più spesso saranno proprio le riparazioni, quindi dovrete imparare a farle. E come si impara a farle?

Facendole, provando e sbagliando. E vi dirò di più, se imparerete facendole sugli indumenti degli altri, la vostra cura e la vostra attenzione saranno raddoppiate e vi verranno sicuramente meglio. Senza contare che, se la persona è vostra amica, capirà che siete all’inizio e non si curerà di una cucitura non perfetta! Spesso alcune persone hanno una macchina perché gli è stata regalata, ma in realtà non amano cucire, altri non hanno proprio tempo, in questo modo vi farete un favore a vicenda. Inoltre il prestito non durerà molto, il tempo di capire se il cucito fa per voi o no.

Insomma, non fatevi bloccare dalle vostre inibizioni o paure, siate intraprendenti e osate!

Non è la soluzione per voi? Allora non c’e altro da fare, buttatevi e compratela!

 

I miei consigli

 

Se non avete problemi di budget, andate in un negozio specializzato, fatevi spiegare le caratteristiche delle macchine che hanno nella vostra fascia di prezzo e provatele! Deve nascere un feeling con la vostra macchina, siamo tutti diversi e magari quella che per me è speciale, a voi non dice niente.

Inoltre nei negozi specializzati tengono sempre corsi su come utilizzare la macchina da cucire che acquisterete e saranno sempre a disposizione per ogni dubbio o guasto.

A parità di prezzo e caratteristiche prendete quella con una dotazione più ampia di piedini (datemi retta, i piedini sono meravigliosi ed imparerete ad amarli)

La regolazione della velocità è comodissima, soprattutto per chi è agli inizi, poterla impostare al minimo ti permette di fare cuciture precise con più facilità, soprattutto quando si tratta di linee curve!

Il trasporto (quelle guide di metallo che mentre cuci fanno muovere il tessuto) è fondamentale, una macchina con un buon trasporto ti permetterà di cucire senza troppi problemi anche i tessuti più difficili.

Preferite il crochet rotativo, quello in cui la bobina si mette dall’alto, oltre ad essere molto più comodo rispetto a quello oscillante, dà sicuramente meno problemi, a cominciare dal fatto che è molto più difficile sbagliare a inserire la bobina!

L’alzata del piedino è importante, più è alta meglio riuscirete a gestire il tessuto spesso.

Non sono necessari moltissimi punti, ma alcuni non dovrebbero mancare.

A parte il punto dritto, lo zig zag e la marcia indietro che ci sono sempre, userete anche:

Il punto zig zag multiplo, è un punto elastico che si usa per i rammendi e per attaccare gli elastici piatti.

punto zig zag multiplo
In questa foto è il numero 12, lo zig zag tratteggiato

Il punto elastico dritto, che in effetti elastico lo è poco, ma è molto adatto per resistere alle sollecitazioni dei tessuti elasticizzati. E’ un punto molto resistente e lo potete usare anche per rifinire il cavallo o i bordi dei jeans.

punto elastico dritto
In questa foto è il numero 8

Utile è anche il punto overlock che serve a rifinire in modo abbastanza pulito i margini. Simula il lavoro della taglia e cuci, non la sostituisce, ma sicuramente rende il lavoro finito molto più gradevole alla vista rispetto ad un semplice zig zag.

punto overlock
In questa foto è il numero 16

Infine, il punto per fare l’asola con apposito piedino. Se avete la possibilità di scegliere è sicuramente preferibile quella che fa le asole in 1 tempo invece che in 4.

Poi ci sono un’infinità di altri punti, ben venga se la vostra macchina ne è dotata, ma non sono essenziali.

Infine, che dire, se il vostro budget è limitato, non ponetevi troppi problemi, conosco molte ragazze che hanno acquistato la loro macchina grazie alle offerte della Lidl e si sono trovate bene. Certo, non sarà la macchina della vita, magari non vi darà prestazioni eccezionali o vi durerà solo pochi anni, ma vi darà comunque la possibilità di iniziare la vostra avventura nel cucito.

Ultimo aggiornamento 2023-09-23 / Link di affiliazione / Immagini da Amazon Product Advertising API

La presentazione di questo prodotto è stata realizzata con il plugin AAWP.

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4 commenti su “12 Accessori base del cucito”

  1. Non sono neanche principiante,ma vorrei affacciarmi a questo mondo che mi attira molto.
    Attraverso le sue spiegazioni semplici spero di diventare una principiante.
    La saluto .Clelia

    1. Benvenuta!!
      Spero che i miei articoli possano esserti utili per iniziare la tua avventura sartoriale, se hai dubbi o se c’è un argomento specifico che vorresti vedere trattato, chiedi, se ne sono in grado, sarà un vero piacere aiutarti!

  2. Sono veramente contenta di quanto ho letto sul tuo blog. Scrivi in modo semplice e chiaro e mi ritrovo molto con una parte delle tue esperienze. Infatti ho fatto un piccolo corso di cucito ma non molto efficace. Tante cose le ho imparate provando da autodidatta con infarinatura. Diciamo così. Certo non sono una sarta ma mi diverto e tante cose le scopro con te, anche semplicissime come interpretare le misure degli aghi o similari. Grazie da ora ti seguirò. Brava davvero

    1. Grazie a te per il tuo commento! Il blog è nato davvero per questo: condividere le esperienze e cercare di dare qualche dritta a chi è alle prime armi col cucito, perché, se nessuno te le ha mai spiegate, anche le cose più semplici che tutti danno per scontato, non si possono sapere!! Grazie della fiducia: sono i commenti di chi come te legge e trova utili i miei articoli che mi danno la spinta a portare avanti questo progetto (anche se ammetto che ultimamente sono stata un pò latitante sul blog 🙃) Ti auguro un buon proseguimento e alla prossima 😘

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